Gli errori fanno parte del nostro mestiere: evitarli completamente è impossibile, ma imparare da essi è fondamentale. In edilizia, dove ogni dettaglio conta e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, affrontare i problemi con trasparenza e determinazione è ciò che distingue un professionista serio.

Esperienza è il nome che ciascuno dà ai propri errori.
(Oscar Wilde)

Una storia di ordinaria edilizia

Mi è capitato qualche anno fa un episodio emblematico: un cliente molto esigente e un architetto rinomato mi avevano commissionato la posa di pavimenti in ceramica in un immobile ancora al rustico. Il primo giorno, insieme, abbiamo attentamente concordato le linee di posa, l’orientamento delle piastrelle e alcuni dettagli costruttivi essenziali. Il lavoro è iniziato bene e con la massima cura: man mano che procedevamo, coprivamo accuratamente il pavimento per proteggere le fughe dalla sporcizia del cantiere.

Dopo alcuni giorni, però, durante un controllo accurato della posa, ho notato un disallineamento in corrispondenza delle porte-finestre che davano accesso ai balconi. Uno dei muri perimetrali dello stabile, infatti, era fuori squadra. Avevo dato per scontata la regolarità della struttura esistente, un errore grave che si era ormai concretizzato nella posa sbagliata delle piastrelle.

Ho deciso immediatamente di confrontarmi con il cliente e la direzione lavori. La reazione iniziale è stata dura: deludere le aspettative di un cliente non è mai semplice, ma non c’era alternativa se non affrontare il problema apertamente e proporre una soluzione efficace. Dopo aver valutato diverse opzioni, ho proposto di demolire e rifare la posa del pavimento, introducendo una soluzione tecnica che permettesse di gestire il difetto strutturale con un risultato funzionale ed esteticamente accettabile.

In quattro giorni, con un’attrezzatura acquistata appositamente per garantire precisione e pulizia del lavoro, abbiamo demolito e ricostruito tutto il pavimento interessato, rispettando rigorosamente i tempi concordati. Il risultato finale, anche se diverso dal progetto iniziale, è stato accolto con soddisfazione dal cliente e dal progettista.

Morale: chi arriva dopo a volte si carica degli errori di chi ha lavorato prima. Poco importa di chi sia la colpa: il problema va risolto.

Affrontare gli imprevisti in cantiere

Questo episodio mi ha insegnato molto e oggi fa parte del modo in cui in Conca affrontiamo ogni intervento: con responsabilità, sincerità e disponibilità a risolvere qualunque problema.

Quando sorgono imprevisti in cantiere, ricordiamo sempre tre semplici regole:

  1. Intervenire subito, senza procrastinare.
  2. Essere onesti con se stessi e con il cliente.
  3. Agire rapidamente, risolvendo al meglio il problema senza lesinare su tempo e qualità.

Perché alla fine, la qualità e l’affidabilità del nostro lavoro sono ciò che resta e che ci definisce come professionisti. L’esperienza insegna.

E sì, dagli errori impariamo sempre più che dai successi. Se vuoi conoscere la nostra azienda e sapere di più su come lavoriamo, scopri chi siamo.

Articolo aggiornato il 10 Dicembre 2025

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